Teatro

Al Mittelfest partita spietata tra menzogna e verità

Al Mittelfest partita spietata tra menzogna e verità

 

Un piccolo gioiello del teatro contemporaneo questa messinscena del testo che Theodor Holman ha tratto dall’omonimo film di Theo Van Gogh.
Una crudele partita a scacchi tra Pierre Peders, giornalista politico e inviato di guerra, che si trova, suo malgrado a dover incontrare Katya, giovanissima star di fiction televisive, per un’intervista.
In un continuo gioco di specchi in cui si scontrano sostanza e apparenza, verità e menzogna, dove il malinteso regna e l’incomunicabilità trionfa, nella mancanza di rispetto reciproca, spinta alle estreme conseguenze.
Appare alla fine l’idea che solo con la violenza si possa estorcere la verità; ma poi, lo è davvero?
I bravi e convincenti Viola Graziosi e Graziano Piazza, che ha curato anche la regia, si sono scontrati in questa tremenda lotta psicologica fra generazioni, sessi, visioni del mondo e della vita antitetici, su un palcoscenico essenziale, allestito nella Chiesa di San Francesco a Cividale.
È significativo che a curare la riduzione per il teatro sia stato un giornalista, evidentemente ben consapevole dei rischi della sua professione. Se chi la svolge non ha la capacità di osservare la realtà da diverse prospettive, ingabbiato in stereotipi che permettono la semplificazione ma portano inesorabilmente all’incapacità di comprendere ciò che avviene veramente, ne verrà inesorabilmente travolto in modo del tutto inconsapevole.